Agorafobia

Criteri di definizione secondo il  DSM-5 F40.0

A) Paura o ansia marcate relative a due (o più) delle seguenti cinque situazioni:

1.Utilizzo trasporti pubblici;

2.Trovarsi in spazi aperti;

3.Trovarsi in spazi chiusi;

4.Stare in fila o tra la folla;

5.Esser fuori casa da soli.

B) L’individuo teme o evita queste situazioni a causa di pensieri legati al fatto che potrebbe essere difficile fuggire oppure che potrebbe non essere disponibile il soccorso nell’eventualità che si sviluppino sintomi simili al panico o altri sintomi invalidanti.

C) La situazione agorafobica provoca quasi sempre paura o ansia.

D) Le situazioni agorafobiche vengono evitate o richiedono la presenza di un accompagnatore.

E) La paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo posto alla situazione agorafobica e al contesto socioculturale.

F) La paura, l’ansia o l’evitamento sono persistenti e durano tipicamente 6 mesi o più.

G) La paura, l’ansia o l’evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

H) Se è presente un’altra condizione medica la paura, l’ansia o l’evitamento sono chiaramente eccessivi.

I) La paura, l’ansia o l’evitamento non sono meglio spiegati dai sintomi di un altro disturbo mentale.

Prevalenza

Ogni anno circa l’1,7% degli adolescenti e degli adulti riceve una diagnosi di agorafobia.

Le femmine hanno il doppio di possibilità rispetto ai maschi di soffrire di agorafobia.

Efficacia

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) ha dimostrato ampiamente la propria efficacia pubblicando numerose prove e ricerche evidence-based che fanno parte ormai della letteratura internazionale.

Terapia

Le fasi della terapia si possono così riassumere:

1) Assessment: raccolta delle informazioni utili alla comprensione del disagio;

2) Costruzione Relazione Terapeutica:

- Condivisione dello schema e dei circoli viziosi del mantenimento del problema; 

- Psicoeducazione di informazioni utili alla miglior comprensione del disagio;

- Motivazione al trattamento.

3) Modificazione delle credenze patogene: attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva, accettazione del rischio dell’ansia/panico;

4) Esposizione: esposizione graduale alle situazioni agorafobiche temute

5) Prevenzione Ricadute: attraverso la ricostruzione della storia personale e dell’incrementazione del senso di sé.