Fondamenta
La Mindfulness deriva dalle prime tradizioni contemplative buddiste, dalle quali associa uno sviluppo etico e spirituale.
Il Buddismo è diviso in 3 grande scuole principali:
1° la tradizione Theravada della Vipassiana o "Insight meditation" che si ritrova in Tailandia, Sri Lanka e Cambogia;
2° la tradizione Mahayana dello Zen che si ritrova in Cina, Giappone e Mongolia;
3° la tradizione tantrica o Vajaryana che si ritrova in Tibet e Nepal.
La parola originale in lingua Pali da cui deriva il termine mindfulness è "Sati". Il concetto di Sati può essere ritrovato per la prima volta nell'Abhidhamma (Kiyota 1978), una compilazione della psicologia e della filosofia buddista che descrive gli stati di coscienza come raggiungibili attraverso la pratica meditativa.
Lo stato Sati è descritto come uno stato di "presenza mentale" che permetterebbe al praticante di osservare fenomeni interni ed esterni così come realmente sono (privi di un sè intrinseco e di forieri di sofferenza), imparando così a distinguere i vari fenomeni, proiezioni e distorsioni mentali.
Proprio per tale motivo la mindfulness viene spesso descritta come un'attenzione "nuda" e come una consapevolezza "pura" o "lucida" dal momento che si presuppone possa essere in grado di rivelare ciò che realmente avviene, al di là delle idee e dei preconcetti che si hanno riguardo a ciò che sta avvenendo.
In cosa consiste
La Mindfulness viene descritta dalla psicologia moderna come lo sviluppo di un particolare tipo di attenzione rivolta al momento presente con lo scopo di imparare a disentificarsi dai propri contenuti mentali che in genere producono sofferenza e vengono scambiati per realtà.
La Minfulness aiuta ad accettare l'esperienza del momento presente così com'è promuovendone la sospensione del giudizio, permettendo così al praticante di rispondere in maniera più funzionale al proprio benessere a ogni data situazione piuttosto che semplicemente reagire ad essa.
La maggior parte degli autori moderni concorda sul fatto che lo sviluppo della mindfulness è associato alla pratica della meditazione.
La mindfulness può assumere 4 significati di costrutto:
- come pratica meditativa tradizionale;
- come intervento clinico;
- come stato;
- come tratto.
Rapporto con la Terapia Cognitiva
La Terapia Cognitiva basata sulla Mindfulness (TBCM) è un protocollo della durata di 8 settimane che nasce dall'integrazione della Riduzione dello Stress basata sulla Mindfulness con la tradizionale terapia cognitiva per la depressione.
I fondatori della TCBM sottolineano l'importanza che la mindfulness non sia applicata indiscriminatamente come panacea per tutti i mali.
Poichè gli episodi e le ricadute depressive sono fortemente associate alla
ruminazione e all'
identificazione con i propri pensieri depressogeni che si attivano, in persone predisposte, negli stati di umore triste o disforico, l'abilità centrale che si cerca di sviluppare nella TCBM riguarda la possibilità di "decentrarsi", cioè imparare ad essere consapevoli dei propri eventi mentali come semplici pensieri ed emozioni e di rendersi conto che proprio i pensieri non sono necessariamente un'accurata descrizione della realtà.
Evidenze
Crescenti evidenze mostrano come la pratica della mindfulness possa associarsi a significativi effetti clinici che spaziano dal trattamento dell'ansia a quello della depressione, dalla cura del dolore cronico alla riduzione dello stress, senza dimenticare i profondi insight che tali pratiche stanno gettando nella comprensione delle più alte funzioni della mente umana.